OLTRE I 40

Alfredo Sartori, fondatore dell’Orienteering Pergine, ha sempre considerato come data di nascita della nostra società il 3 giugno 1979, perché per la prima volta comparve l’Orienteering Pergine nelle classifiche ufficiali della 2 giorni di orientamento della Val di Non, a Taio.

Oggi festeggiamo i 40 anni di attività della nostra società e vogliamo ricordare il fondatore della società, Alfredo Sartori, a 9 anni dalla sua scomparsa. Per molti orientisti master “Orienteering Pergine” significa Alfredo Sartori. Per 20 anni Alfredo guidò la società da “presidente tuttofare”; poi nel 2000 l’assemblea dei Soci elesse un direttivo che condivise con lui la gestione della società.

Nel 2004 Alfredo comunicò ai soci più anziani e più vicini alla società di non voler più ricandidare per il Direttivo, perché non si sentiva più in forma e nel 2010 venne a mancare, lasciando in eredità una società che, grazie al lavoro del Direttivo guidato per una quindicina d’anni da Gino Vivian come presidente e Renzo Bernabè come vice ed ora da Giorgio Paoli presidente e Mauro Fontanari, ha ora 70 soci tesserati e una cinquantina di atleti che partecipano alle varie competizioni regionali, nazionali ed internazionali.

Ricordare Alfredo vorrebbe dire ripercorrere la storia dell’orienteering italiano. Il professore cecoslovacco Vladimir Pacl fu colui che per primo portò l’orienteering in Italia (organizzando la prima gara nel 1974 a Ronzone): ma Alfredo, grazie alle sue capacità organizzative e promozionali, assieme ad un piccolo gruppo di appassionati, tra cui Benito Cavini, nel 1975 fu il promotore del Comitato Trentino Sport Orientamento. Fu poi fondatore e vice presidente nel 1979 del Comitato Italiano Sport Orientamento (C.I.S.O.) e infine attivissimo sostenitore del riconoscimento, da parte del CONI, della Federazione Italiana Sport Orientamento (F.I.S.O.) avvenuto nel 1984.

Alfredo ricoprì sempre ruoli di grande responsabilità in quasi tutte le maggiori manifestazioni nazionali ed internazionali svoltesi nel Trentino ed in Italia, sia per gli aspetti tecnici (tracciatore) sia per quelli organizzativi (direttore di gara). Basti ricordare due importanti manifestazioni: a lui fu affidata la guida del settore tecnico dei Campionati del mondo di sci orientamento, svoltisi nel 1984 sull’Altipiano di Lavarone e Asiago, (primo grande evento internazionale ospitato in Italia) e, con altri pochi dirigenti, diede il via alla prima edizione del Meeting internazionale di Venezia, gara di corsa orientamento tra le calli veneziane.

Per le sue molteplici attività ha ottenuto uno dei massimi riconoscimenti sportivi, la «Spilla d’onore» del CONI, consegnatagli nel 2004 nel corso di una solenne cerimonia presso la Sala verde della Provincia Autonoma di Trento.

Vogliamo ricordare il suo contagioso entusiasmo e la passione che metteva nel promuovere l’orienteering con corsi di formazione per principianti, pubblicazioni, con la produzione di cartine e la sua disponibilità a dare consigli e aiutare anche altre società orientistiche. Abbiamo cercato di fare nostra la sua proverbiale precisione e meticolosità nell’organizzare una gara e il suo innato rispetto per la natura: “alla fine di una gara – ci diceva - il bosco, le zone di partenza ed arrivo devono essere più pulite di prima: non ci si deve proprio accorgere che qui sono passate alcune centinaia di atleti”.

         Non possiamo dimenticare Alfredo come atleta, avendo vinto vari titoli di Campione Italiano in varie categorie: nel 1976, assieme ad altri 29 concorrenti pionieri, partecipò al primo Campionato Italiano di Orientamento che si svolse alle Regole di Malosco in val di Non.

Il primo ottobre 1978, ad Alberè di Tenna, si svolse il 3^ Campionato Italiano di orienteering. La gara venne organizzata dal Comitato Provinciale Trentino C.T.G. con la supervisione di Alfredo Sartori. Con queste parole Alfredo descrisse uno dei primi eventi orientistici organizzati a livello nazionale: “….. solo una quarantina di partecipanti, proprio i fedelissimi che sfidano l’acqua fredda della prima giornata autunnale con un entusiasmo ammirevole. La gara si disputa con cartina in bianco e nero, in scala 1:10.000 e i nuovi campioni italiani vengono definiti dalla stampa «bravissimi ad orientarsi tra gli alberi» ……”. Da allora l’orienteering ha fatto molta strada anche in Italia: sono 169 le società affiliate alla FISO e quasi 6000 gli atleti che praticano questo sport.

Oggi l’Orienteering Pergine è una società stimata nel mondo orientistico e “completa”: attorno ad Alfredo prima, poi a Gino ed ora a Giorgio, si è formata una grande squadra con molti soci master, senior e giovani, con campioni italiani nei vari settori dell’orientamento (per ora 101 titoli tra CO, sci-orientamento e MBO-Orientamento), con istruttori federali che svolgono una intensa attività di promozione, in particolare con corsi nelle scuole. Siamo anche una equipe di organizzatori molto affiatata che è in grado di gestire autonomamente i vari settori fondamentali per una gara di orienteering: segreteria e gestione dati, tracciamento, cartografia, partenza, arrivo, premiazioni, ristoro, logistica ecc.

Diciamo ciò senza falsa modestia, perché la nostra serietà ci viene riconosciuta anche dalla FISO: nei vari anni abbiamo organizzato varie gare nazionali come il Trofeo delle Regioni, vari Campionati italiani e prove di Coppa Italia.

         Abbiamo impianti di cartografia in zone bellissime del Trentino: basti pensare a una delle prime cartine in bianco e nero, ad Alberè di Tenna, alle cartine di Lavarone, S. Colomba-Pian del Gac, Passo Redebus, S. Orsola e di varie zone della valle dei Mocheni, Pergine (città e Parco 3 castagni) e dintorni (Madrano, Susà, Canale ………….). Purtroppo molti di questi impianti sono stati molto danneggiati dalla tempesta VAIA di fine ottobre 2018.

         Le varie attività organizzate comportano un notevole impegno finanziario per la nostra società. Per questo dobbiamo ringraziare chi ci ha aiutato e ci aiuta finanziariamente a “tirare avanti la baracca”: primi fra tutti gli enti pubblici come la Provincia Autonoma di Trento e i Comuni (di Pergine, della Valle dei Mocheni) che con entusiasmo hanno sposato le nostre proposte organizzative, la CR Alta Valsugana, qualche sponsor privato e i contributi volontari dei nostri soci che di volta in volta ci aiutano nel finanziare le varie attività. Non vanno dimenticate le varie associazioni di volontariato (Pro Loco, Alpini, Vigili del fuoco ecc.) che spesso ci sono di supporto per gli aspetti logistici (ristorazione, tendoni ed attrezzature varie).